Ecco il Cinejukebox l’ultimo apparecchio prodotto dalla SIF, Società Internazionale di Fonovisione, per il mercato statunitense. Era il 1965, in società con Angelo Bottani era entrato Federico Innocenti, l’industriale milanese dei tubi e degli automotoveicoli. E il Cinejukebox, disegnato a forma di uovo da una équipe di architetti svizzeri, fu costruito proprio dalla Innocenti sulla linea di produzione lasciata libera dalla Lambretta, il cui brevetto era stato venduto all’India. L’apparecchio conteneva 40 pellicole come il Cinebox, ma funzionava anche come juke-box con 200 canzoni selezionabili e con lo schermo che in assenza di filmati riproduceva diapositive pubblicitarie o un caleidoscopio. Il blocco video nasceva a Milano, l’assemblaggio con la struttura audio fornita dalla azienda americana Rowe-Ami avveniva a Philadelphia. Il Cinejukebox venne presentato nel maggio del 1966 alla Fiera di Milano e in ottobre al MOA, Musc Operators of America, la fiera di Chicago. Il piano industriale, affidato all’ingegner Mario Colombo che due anni dopo passò alle dipendenze della Ferrari di Maranello, prevedeva la costruzione di 5 mila pezzi in un anno, tutti da distribuire negli Stati Uniti. La Innocenti interruppe la produzione a quota 400 esemplari.
Ci presenta il Cinejukebox Johnny Charlton, ex chitarrista dei Rokes, il gruppo inglese più popolare in Italia negli anni Sessanta.